Abbazia del Goleto
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Titolo | Abbazia del Goleto |
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Contenuto | [caption id="" align="aligncenter" width="300"]<a href="http://www.laboccadeldragone.it/wp-content/uploads/2015/05/IMG_20150504_111344.jpg"><img src="http://www.laboccadeldragone.it/wp-content/uploads/2015/05/IMG_20150504_111344-300x180.jpg"></a>Scalinate dell'Abbazia del Goleto.[/caption]
L'<strong>abbazia del Goleto</strong> è un complesso religioso la cui costruzione risale al XII secolo e fu fondato da san <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_da_Vercelli" title="Guglielmo da Vercelli" target="_blank"><strong>Guglielmo da Vercelli</strong></a>.
Situato fuori dal circuito urbano di <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Sant%27Angelo_dei_Lombardi" title="Sant'Angelo dei Lombardi" target="_blank">Sant'Angelo dei Lombardi</a></strong>, si erge su di un colle che domina il bellissimo panorama della <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Ofanto" title="Fiume Ofanto" target="_blank">Valle dell’Ofanto</a></strong>.
Per raggiungere l'Abbazia del Goleto da Avellino occorre seguire la SS "Ofantina", in direzione di Montella e Lioni; dopo circa 4 km, imboccare l'uscita "Area Industriale" e seguire le indicazioni per Sant' Angelo dei Lombardi, fino a trovare l'indicazione "Goleto".
La primitiva struttura dell'Abbazia del Goleto comprendeva la Chiesa (posta al centro e con la facciata volta ad occidente), il monastero grande a fianco dell'abside (riservato alle monache) e quello più piccolo, davanti alla facciata (riservato ai monaci).
La presenza delle monache, nell'Abbazia del Goleto, copre un periodo compreso tra il 1135 ed il 1515 .
Sotto la guida di celebri Abbadesse (<strong>Febronia</strong>, <strong>Marina I e II</strong>, <strong>Agnese</strong> e <strong>Scolastica</strong>) la comunità monastica femminile crebbe, divenendo famosa per la santità delle monache; il monastero si arricchì, inoltre, di terreni e di varie opere d'Arte e monumenti significativi:
la <strong>Torre Febronia</strong>, un vero capolavoro di arte romanica costruita con numerosi blocchi lapidei provenienti da un mausoleo romano, e la <strong>Cappella di San Luca</strong>, edificata nel 1255 per accogliere un’insigne reliquia del santo evangelista.
[caption id="" align="alignleft" width="300"]<a href="http://www.laboccadeldragone.it/wp-content/uploads/2015/05/10297560_10206870564026485_7717565598741687178_n.jpg"><img src="http://www.laboccadeldragone.it/wp-content/uploads/2015/05/10297560_10206870564026485_7717565598741687178_n-300x225.jpg" alt="10297560_10206870564026485_7717565598741687178_n" width="300" height="225" class="alignright size-medium wp-image-768" /></a> Pietra scolpita - Torre Febronia.[/caption]
È il gioiello dell'abbazia.
Si raggiunge da una scala esterna il cui parapetto termina con un corrimano a forma di serpente con un pomo in bocca.
La lenta, ma inesorabile decadenza dell'Abbazia ebbe inizio nel 1348 – anno funestato dalla peste nera.
Nel gennaio del 1506, <strong>Papa Giulio II</strong> ne decretò la soppressione che, di fatto, coincise con la morte dell'ultima Abbadessa – avvenuta nel 1515.
Con la fine della comunità monastica femminile, il monastero goletano fu unito al monastero di Montevergine.
[caption id="" align="alignright" width="180"]<a href="http://www.laboccadeldragone.it/wp-content/uploads/2015/05/IMG_20150504_111326.jpg"><img src="http://www.laboccadeldragone.it/wp-content/uploads/2015/05/IMG_20150504_111326-180x300.jpg" alt="IMG_20150504_111326" width="180" height="300" class="alignright size-medium wp-image-771" /></a>Corrimano a forma di Serpente.[/caption]
<strong>Papa Sisto V</strong> diede un impulso determinante alla ripresa del monastero goletano, che ebbe i suoi anni migliori nel periodo compreso tra la metà del Seicento e la metà del Settecento: un periodo davvero felice, che culminò con il restauro completo del monastero e l'edificazione della Chiesa grande.
I monaci abitarono l'Abbazia del Goleto fino al 1807, anno in cui il Monastero venne soppresso su decisione di <strong>Giuseppe Bonaparte</strong>, sovrano di Napoli.
A seguito di tale decisione, il corpo di San Guglielmo fu traslato a Montevergine, e le suppellettili del Goleto furono divise tra i paesi vicini.
Dal 1807 al 1973 il Monastero restò abbandonato finchè nello stesso anno <strong>Padre Lucio Maria De Martino</strong> un monaco benedettino proveniente da <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Montevergine" title="Santuario Montevergine" target="_blank">Montevergine</a></strong>, riportò con tenacia l’attenzione sull’esigenza del recupero materiale e spirituale del Goleto.
Con lui ebbero inizio i primi lavori di restauro che pian piano permisero il recupero funzionale del complesso monastico, restituendolo a nuova vita e allo splendore che oggi tutti possono ammirare. |
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